🌟 GoTouring alla Borsa Mediterranea del Turismo ! 🌟



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🌟 GoTouring Matese alla Borsa Mediterranea del Turismo! 🌟


PROGRAMMA

Giovedì 14 marzo 2024

Presentazione dello Stand
🕒 Orario: 10:00 - 18:00
📍 Stand della Regione Campania, Provincia di Caserta


Unisciti a noi per la presentazione dell'Associazione GoTouring Matese alla Borsa del Turismo Mediterraneo! Non perdere l'opportunità di esplorare il Matese e tutte le sue meraviglie con noi.

 

Nello stand ti immergerai nelle bellezze del Matese, dei suoi principali borghi e dei siti archeologici e naturali attraverso proiezioni mozzafiato e materiale informativo dettagliato, elaborati e presentati dalla LabGraf3D Srl.


Scopri le tradizioni, la storia e la bellezza naturale del Matese

con GoTouring Matese!

🕒 Orario: 10:00 - 12:00

Presentazione del Ristorante
"Il Sogno di Anna Maria Mone"

Esplora i sapori autentici del Matese al Ristorante "Il Sogno di Anna Maria Mone". Da piatti tradizionali a creazioni innovative, lasciati tentare dalle delizie culinarie che celebrano la ricchezza gastronomica della nostra terra. Con la cuoca delle cinque stelle d'oro, avrai l'opportunità di immergerti nella cucina matesina e caiatina, scoprendo segreti e tradizioni tramandate nel tempo. Un'esperienza culinaria unica, dove la passione per l'eccellenza si fonde con l'amore per i sapori locali. Preparati a un viaggio gustativo indimenticabile al "Il Sogno", dove ogni piatto racconta una storia di autenticità e creatività.



Presentazione degli Itinerari Motociclistici del Matese




🏍️🌟 Esplora il Matese in moto con gli itinerari delle Lumachelle vagabonde alla Borsa del Turismo Mediterraneo! 🌟🏍️

Cari appassionati di avventure in moto,

Non perdete l'opportunità unica di esplorare il Matese e tutte le sue meraviglie con GoTouring Matese alla Borsa del Turismo Mediterraneo di Napoli!



Presso lo stand  avrete l'opportunità di scoprire gli itinerari motociclistici più suggestivi   del Matese, presentati con passione e competenza dal nostro team di esperti. 🗺️🏞️
Preparatevi a essere affascinati dai panorami mozzafiato, dalle strade tortuose e dai luoghi incantati che il Matese ha da offrire. 🍃


Non perdete l'occasione di incontrare la nostra squadra, condividere esperienze e ricevere consigli sui migliori percorsi da percorrere in moto nel cuore della natura. 🏍️


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🌟 Programma di Eventi GoTouring Matese alla Borsa del Turismo Mediterraneo! 🌟

Venerdì 15 marzo 2024

Natura e Turismo nel Matese
🕒 Orario: 10:00 - 11:00

Inizieremo la nostra avventura con una presentazione dell'Azienda Agricola La Falode

un'autentica oasi di tradizioni agricole nel cuore del Matese. Qui avrai l'opportunità di conoscere le tecniche agricole tradizionali e di assaporare i deliziosi prodotti tipici della nostra terra.


























  Successivamente, ci immergeremo nel mondo affascinante delle aziende di produzione lattiero-casearia del Matese. Scopriremo i segreti della produzione di formaggi e latticini locali, assaggiando le prelibatezze che rendono unica questa regione.


Città di Alife: Cultura, Storia e Produzioni Agricole Alifane

🕒 Orario: 12:00 - 16:00
📍 Stand della Regione Campania, Provincia di Caserta


In questa affascinante avventura, approfondiremo la cultura, la storia e le produzioni agricole di Alife, un gioiello nel panorama campano.

Scopriremo le antiche tradizioni che permeano il tessuto culturale di Alife, esplorando i suoi siti storici e ammirando la bellezza dei suoi luoghi più iconici














Avremo il piacere di assaporare le prelibatezze agricole locali, gustando i prodotti tipici che rendono Alife un luogo unico nel panorama gastronomico campano.

Non perdere l'opportunità di immergerti nella cultura, nella storia e nelle tradizioni di Alife

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🌟 Programma di Eventi GoTouring Matese alla Borsa del Turismo Mediterraneo! 🌟

Sabato 15 Marzo 2024

Turismo e Cultura nel Territorio del Matese
🕒 Orario: 10:00 - 12:00
📍 Stand della Regione Campania, Provincia di Caserta

Iniziamo la giornata con un viaggio emozionante alla scoperta del territorio del Matese attraverso gli occhi di Carlo e Giulia. Dalle pagine dei loro libri, ci immergeremo nei sentieri nascosti del Matese e ammireremo la bellezza dei suoi fiori e paesaggi mozzafiato.





Successivamente, avremo l'onore di presentare l'autore, Carlo Pastore, una vera e propria icona della montagna, che ci condurrà in un viaggio avvincente attraverso la sua opera. Con la sua eloquenza e il suo entusiasmo contagioso, ci guiderà attraverso le pagine dei suoi libri, condividendo con noi le sue ispirazioni e le sue esperienze personali legate alla montagna e alla natura.




Sarà un'occasione unica per immergersi nel mondo affascinante e ricco di avventure di Carlo Pastore, e per lasciarsi ispirare dalla sua passione per la montagna e la letteratura. Non vediamo l'ora di condividere questo viaggio straordinario con voi e di scoprire insieme le meraviglie del Matese!

Eroi, Eventi e Storie del Matese

🕒 Orario: 12:00 - 16:00
📍 Stand della Regione Campania

Dalle 12:00 alle 16:00

 vi invitiamo a partecipare alla presentazione e alla promozione dei principali eventi e manifestazioni del Matese. 

Scoprirete le tradizioni locali, gli eventi culturali e le manifestazioni folkloristiche che rendono il Matese un luogo vibrante e affascinante. 

Non perdete l'opportunità di essere parte di questa straordinaria esperienza e di scoprire tutto ciò che il Matese ha da offrire!  per Non perdere l'opportunità di immergerti nella cultura e nel fascino del Matese insieme a GoTouring Matese alla Borsa Mediterranea del Turismo!


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"Gli Anni '60 a San Gregorio Matese: Innovazioni Architettoniche e Strutture Turistiche All'Avanguardia"

Le strutture alberghiere di San Gregorio Matese erano all'avanguardia sia dal punto di vista architettonico che da quello delle innovazioni durante gli anni '60 e '70.

Questo dimostra l'impegno della comunità e degli imprenditori turistici nel creare un'esperienza di villeggiatura di alta qualità per i visitatori e nel promuovere il turismo nel Matese .

Le strutture alberghiere all'avanguardia contribuirono a rendere San Gregorio Matese un importante centro turistico, attirando un pubblico diversificato e offrendo servizi di alto livello. Questi alberghi hanno giocato un ruolo chiave nel consolidare la reputazione della paese di San Gregorio Matese come una destinazione di vacanza di prima classe.

L'innovazione architettonica aggiunse un tocco di modernità all'atmosfera del paese, combinando tradizione e progresso. Questa combinazione resero San Gregorio Matese ancora più attraente per i turisti, offrendo loro un'esperienza unica in un contesto incantevole.
















L'Hotel Miramonti è stato un gioiello di San Gregorio Matese durante quegli anni d'oro. La presenza di un ascensore interno in un hotel in quegli anni rappresentava un comfort e un lusso notevoli. Questo dettaglio architettonico testimonia l'impegno per garantire un soggiorno comodo e piacevole ai turisti che visitavano San Gregorio Matese.

Un ascensore all'interno di un hotel contribuiva a migliorare l'accessibilità per gli ospiti, consentendo loro di spostarsi agevolmente tra i piani dell'edificio, specialmente perchè l'hotel era di dimensioni considerevoli. Questo tipo di attenzione ai dettagli faceva sentire i visitatori particolarmente ben accolti e contribuiva a rendere l'Hotel Miramonti una scelta molto ambita tra le strutture alberghiere della zona.















Il "Palace Hotel" è un altro esempio di una struttura alberghiera che ha contribuito all'appeal turistico di San Gregorio Matese. Un hotel con il nome "Palace" evoca un'atmosfera di lusso e prestigio, suggerendo un'ospitalità di alta qualità per i visitatori.

Questo hotel ha rappresentato un luogo di soggiorno di fascia superiore, offrendo comfort e servizi di prima classe ai suoi ospiti. per la sua posizione ,per l'architettura e per la vista panoramica delle bellezze naturali circostanti.

L'Hotel Palace ha contribuito a consolidare la reputazione di San Gregorio Matese come una destinazione di villeggiatura di prestigio, attirando una clientela in cerca di comfort e raffinatezza.
















L'Hotel Monte Miletto è stato un luogo straordinario a San Gregorio Matese, offrendo un'esperienza unica ai suoi ospiti. La sua ubicazione all'interno di un parco che lo faceva sembrare un'oasi nel cuore della piazza del paese  creava  un'atmosfera incantevole.

Questo hotel è stato un rifugio di pace e tranquillità per coloro che cercavano una fuga dalla vita quotidiana. Il parco circostante ha aggiunto un elemento di natura e bellezza alla loro esperienza di villeggiatura. Gli ospiti potevano godere di passeggiate nei giardini, momenti di relax all'aria aperta e, allo stesso tempo, apprezzare le comodità offerte dall'hotel.

La combinazione di un ambiente naturale, l'architettura degli hotel e dei servizi di alta qualità ha contribuendo all'attrattività di San Gregorio Matese come meta turistica negli anni '60 e '70

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La Provola Margherita di Mario Maddalena: L'Armonia dei Sapori Grazie al Latte Misto di Capra e Mucca

 Mario Maddalena, rinomato casaro e produttore di formaggi di alta qualità a Castello del Matese, è orgoglioso di presentare la sua Caciotta di Valle Orsara. Questo formaggio artigianale rappresenta un'eccellenza culinaria che incarna le tradizioni e le caratteristiche uniche della regione.

Mario Maddalena, rinomato casaro e artista culinario di Castello del Matese, è entusiasta di presentare al mondo la sua ultima creazione gastronomica: la Provola Margherita. Questo formaggio straordinario è una vera e propria sinfonia di sapori, resa unica dalla combinazione di latte di capra e mucca proveniente direttamente dall'azienda agricola di Mario Maddalena a Valle Orsara.






Una Provola Unica e Affumicata:

La Provola Margherita è una forma d'arte culinaria che inizia con la selezione attenta dei migliori ingredienti. Il latte di capra e mucca, prodotto in loco, è trasformato in una Provola affumicata di forma artistica. L'affumicatura avviene con legni speciali e il fumo naturale, regalando al formaggio un aroma affumicato irresistibile.

Sapore Straordinario:

La Provola Margherita è un'esplosione di sapori. Questo formaggio, prodotto con maestria artigianale e latte di alta qualità, si scioglie in bocca, rilasciando note di dolcezza e affumicatura. Ogni morso è un viaggio gustativo attraverso le tradizioni culinarie del Matese, reso ancora più straordinario dalla fusione di latte di capra e mucca.

Caratteristiche Organolettiche Uniche:

Sapore Avvolgente: La Provola Margherita offre un sapore rotondo e avvolgente che si diffonde dolcemente in bocca. La combinazione di latte di capra e mucca aggiunge una complessità straordinaria al suo profilo gustativo.

Aroma Delicato e Persistente: L'aroma di questa Provola è delicato ma persistente, con sentori di erbe e fieno che evocano il paesaggio incontaminato del Matese.

Consistenza Morbida e Cremosa: La consistenza morbida e cremosa di questo formaggio si scioglie in bocca, offrendo un'esperienza gustativa straordinaria.



La Provola Margherita è un formaggio estremamente versatile che si presta a molteplici abbinamenti culinari. Può essere gustata da sola, ma si esalta quando accompagnata da un vino rosso robusto e deciso del Sannio, creando una sinfonia di sapori. Inoltre, il formaggio fuso è perfetto da spalmare su pani casarecci, elevando ogni piatto a un livello di straordinaria prelibatezza.

Tradizione e Innovazione Unite:

La Provola Margherita è il risultato di un perfetto equilibrio tra le ricche tradizioni culinarie del Matese e l'innovazione di Mario Maddalena. La combinazione di latte di capra e mucca rende questo formaggio un'icona dell'arte casearia.



Un formaggio con storia

La Caciotta di Valle Orsara è una ricetta tramandata da generazioni nella famiglia Maddalena. Questo formaggio è l'epitome della tradizione casearia del Matese, riflettendo la cura e l'attenzione ai dettagli che solo un artigiano esperto come Mario Maddalena può offrire.

Caratteristiche organolettiche straordinarie
La Caciotta di Valle Orsara è un formaggio che stupisce i sensi con le sue caratteristiche organolettiche uniche:

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Esplorando il Matese negli Anni '70 e '80: Latte Matese e le Radici Profonde del Marketing Territoriale

 Il Marchio "Latte Matese"



Il gioiello dell'eredità campana, ha intrecciato le sue radici con il Matese sin dagli anni '70, dando vita a una storia di connessione, tradizione e qualità. Di proprietà della Newlat S.p.A., il marchio si è distinto nei supermercati italiani, con un focus particolare sul territorio che ha plasmato la sua identità.

Le Origini e la Crescita: Fondata negli anni '70 con una missione chiara - portare prodotti lattiero-caseari di eccellenza nelle case delle famiglie campane - Latte Matese ha sperimentato una crescita mirata, adattandosi alle dinamiche del mercato con dedizione.

Coinvolgimento Profondo nella Comunità (Anni '80): Gli anni '80 hanno visto Latte Matese abbracciare appieno il suo ruolo nella vita comunitaria del Matese. Sponsorizzazioni di eventi locali, stand di assaggio e iniziative radicate nella cultura locale hanno creato un legame autentico. La presenza pittoresca al Lago Matese e nelle strade di Castello del Matese ha forgiato connessioni che vanno oltre il semplice consumo.



Strategie di Marketing Territoriale (Anni '70 e '80): Nei suggestivi scenari del Matese, Latte Matese ha lanciato strategie di marketing innovative negli anni '70 e '80. Stand di assaggio in luoghi chiave, come Miralago e Castello del Matese, hanno consentito ai residenti e ai visitatori di sperimentare la qualità del latte in un contesto autentico. Queste iniziative hanno abbracciato la cultura del territorio, coinvolgendo le persone attraverso esperienze uniche e indimenticabili.



Stabilità e Eredità Duratura: Sotto la guida costante della Newlat S.p.A. per oltre trent'anni, Latte Matese ha mantenuto un saldo ancoraggio nel mercato. Oggi, le strategie di marketing territoriali degli anni '70 e '80 continuano a essere la fondazione di un marchio che incarna l'anima autentica del Matese, riflettendo una storia di successo che perdura nel tempo.


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C'era una volta il Saloon dell'Impiccato nell'Altopiano del Matese

Saloon dell'Impiccato" nell'altopiano del Matese ha rappresentato un esempio di come la cultura, l'arte e la cinematografia possano influenzare positivamente il turismo locale, offrendo agli ospiti un'esperienza unica e coinvolgente e contribuendo all'economia della regione.




Il genere cinematografico del "western all'italiana," noto anche come spaghetti western o Italo-western, ha lasciato un'impronta indelebile sulla cultura italiana tra il 1962 e il 1976.


Questa passione per il mondo del Far West americano ha trovato eco anche nell'Altopiano del Matese, incarnata nel "Saloon dell'Impiccato" e nel villaggio circostante.

L'intenzione del creatore del locale è stata chiaramente quella di offrire un'esperienza unica e coinvolgente, catturando l'atmosfera autentica del Far West.

Il villaggio western del tipo "C'era una volta il West" nell'altopiano del Matese era un progetto affascinante e coinvolgente, con l'obiettivo di riportare in vita il fascino del Far West e promuovere la conoscenza dei costumi e delle tradizioni dell'America del Nord di quel periodo.

L'ambientazione in stile Western e le numerose attività offerte, tra cui il ristorante saloon, il maneggio, la fattoria didattica, gli spazi ludici per bambini, il campo indiano e la stalla, permettevano ai visitatori di immergersi completamente in questa atmosfera unica.

Inoltre, le iniziative turistiche offrivano un'esperienza che andava oltre il semplice intrattenimento. Questo tipo di iniziativa contribuiva a preservare e promuovere una parte significativa della storia americana, offrendo ai visitatori l'opportunità di scoprire il fascino del Far West in un ambiente coinvolgente e autentico.

L'idea del creatore del "Saloon dell'Impiccato" nell'Altopiano del Matese era anche quella di creare una diversificazione dell'offerta turistica. Questo locale era diventato una vera attrattiva turistica che si rifaceva all'atmosfera unica e coinvolgente del mondo del Far West, seguendo il filone cinematografico degli spaghetti western.

Questo tipo di iniziativa offriva ai visitatori una prospettiva diversa e affascinante del Matese, diversificando l'offerta turistica e offrendo un'esperienza unica che attraeva sia i residenti che i turisti.

La creazione di una tale attrazione poteva contribuire in modo significativo all'economia locale, attirando visitatori interessati a scoprire e vivere l'atmosfera del Far West italiano. Era un esempio di come l'ispirazione cinematografica potesse influire sulla creazione di esperienze turistiche uniche, aggiungendo un tocco di originalità e autenticità all'offerta turistica di una regione.

Inoltre, l'apertura del "Saloon dell'Impiccato" rappresentava un esempio di come l'arte e la cultura cinematografica potessero influenzare positivamente il turismo locale, offrendo agli ospiti un'esperienza unica e coinvolgente e contribuendo all'economia del Matese.


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"Le Brocche di Rosaria: Tesori di Storia e Tradizione Celebrati nei Matrimoni a Castello del Matese"

Il ristorante "Due Torri" di Rosaria a Castello del Matese ha rappresentato un luogo speciale per le celebrazioni di matrimoni, unendo famiglie e comunità in festa. I pranzi nuziali erano eventi unici che coinvolgevano l'intera comunità. presso il Ristorante le due torri a fine pranzo c'era la consuetudine della consegna delle brocche di ceramica da parte di Rosaria alla famiglia degli sposi e diventava un gesto significativo, simbolo di generosità e tradizione.

Oggi, queste brocche sono considerate pezzi di storia, cimeli che narrano della magia di quei giorni speciali e della connessione profonda con la tradizione di Castello del Matese. Angelina discendete di Rosaria, cerca di raccogliere e preservare questi preziosi ricordi, invitando tutti coloro che hanno partecipato a condividere le loro storie e foto, celebrando così l'eredità unica del ristorante "Due Torri".





 Il giorno del Matrimonio, il ristorante diventava il cuore pulsante di festa, un luogo dove convergono non solo gli sposi e le loro famiglie, ma l'intera comunità. La sala dei ricevimenti diventava un luogo di condivisione, di gioia e di unione, dove le persone si riunivano per festeggiare insieme l'amore e la nuova vita che iniziava per gli sposi.

  Oggi, ogni brocca rappresenta un pezzo di quella storia unica, un frammento di un passato ricco di emozioni e di gioia condivisa. Questi oggetti, lontani dall'essere semplici gadget, sono veri e propri cimeli che raccontano la storia di Castello del Matese, del ristorante "Due Torri" e delle tante coppie che hanno condiviso il loro amore in quei luoghi magici.

  Alcune delle preziose brocche di ceramica, orgoglio della nostra tradizione, sono state ritrovate, e alcune di esse addirittura ritornate nelle mani degli eredi della famiglia di Rosaria e per questo che Angelina fa bene cercare di preservare, raccogliere e custodire queste testimonianze, poiché esse costituiscono un patrimonio prezioso che racconta di un tempo in cui la tradizione, la comunità e l'amore si intrecciavano nella magia di un matrimonio a Castello del Matese.


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Il restauro dell'affresco di San Nicola nella chiesa di Santa Croce a Castello del Matese

Il restauro dell'affresco di San Nicola nella chiesa di Santa Croce a Castello del Matese è un atto di conservazione importante che dimostra l'attenzione e il rispetto della comunità per il proprio patrimonio storico e culturale.



L'arte sacra e le opere d'arte storiche svolgono un ruolo fondamentale nel preservare la cultura e la storia di una comunità. Tra queste opere, l'affresco di San Nicola nella chiesa di Santa Croce a Castello del Matese occupa un posto di rilievo. Questo affresco, che raffigura la leggenda dei tre bambini resuscitati da San Nicola, è un importante patrimonio culturale e religioso. Tuttavia, nel corso degli anni, il dipinto ha subito l'usura del tempo, mettendone in pericolo l'integrità. È qui che entra in gioco il processo di restauro, un atto di conservazione reso possibile grazie a una generosa donazione privata.

La Leggenda di San Nicola e l'Affresco di Santa Croce

San Nicola, il patrono dei marinai e dei bambini, è un importante santo venerato nella tradizione cristiana. La leggenda dei tre bambini resuscitati da San Nicola è uno dei molti racconti associati a lui. Questa leggenda è stata rappresentata in un affresco situato nella chiesa di Santa Croce a Castello del Matese, che si crede risalga al XVII o XVIII secolo. Questo affresco è particolarmente significativo per la comunità locale e testimonia la diffusione del culto di San Nicola.

La Donazione Privata per il Restauro

L'affresco, pur essendo di grande valore storico e religioso, aveva subito danni e deterioramenti nel corso degli anni. La comunità locale, desiderosa di preservare questa parte importante del suo patrimonio culturale, ha cercato una soluzione. In un atto di generosità straordinaria, una donazione privata anonima proveniente dall'estero ha reso possibile il processo di restauro. Questo atto di beneficenza ha catturato l'attenzione e il cuore della comunità, dimostrando quanto sia importante per loro la conservazione di questa testimonianza di fede e cultura.


Obiettivi del Restauro

Il restauro dell'affresco ha lo scopo di preservare l'opera d'arte, ripristinando il suo stato originale e garantendo che possa essere apprezzata dalle generazioni future. Il processo di restauro è guidato da restauratrici accreditate dal Ministero della Cultura, esperte nell'arte di preservare e restaurare opere d'arte antiche. Queste professioniste stanno lavorando con attenzione e dedizione per ripristinare l'affresco e garantirne la sua integrità.

Aggiornamenti sul Restauro

La comunità locale è profondamente grata alla generosità della donazione privata e desiderosa di seguire da vicino il progresso del restauro dell'affresco di San Nicola. Per rispondere a questa richiesta, continueremo a fornire aggiornamenti sulla prosecuzione dei lavori di restauro fino alla conclusione dell'opera. Questi aggiornamenti permetteranno a tutti di seguire il processo di conservazione e di avere un'idea chiara dei progressi compiuti.

Conclusioni

Il restauro dell'affresco di San Nicola nella chiesa di Santa Croce a Castello del Matese è un atto di conservazione importante che dimostra l'attenzione e il rispetto della comunità per il proprio patrimonio storico e culturale. Questa iniziativa è un esempio di come la generosità e l'impegno di un singolo individuo possano fare la differenza nella preservazione delle opere d'arte di significato storico e religioso. Il completamento del restauro porterà nuova vita all'affresco, permettendo a tutti di continuare ad ammirare questa rappresentazione di San Nicola e la leggenda dei tre bambini resuscitati, un importante ponte tra la fede e la storia.


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Giulia D'Angerio: Un'Icona di Passione e Impegno per la Montagna, lo Sport, l'Ambiente e la Cultura"

Giulia D'Angerio è stata una figura poliedrica e appassionata di Piedimonte Matese, dedicando la sua vita a molteplici cause. Condividendo con il marito Carlo Pastore una profonda passione per la montagna, hanno contribuito alla promozione del territorio attraverso la creazione di sentieri e stazioni alpestri.




La storia di Giulia D'Angerio è un affascinante racconto di una donna poliedrica, impegnata in diversi settori e animata da una profonda passione per la montagna, la cultura, l'ambiente e l'impegno civile.


Giulia D'Angerio è stata una figura di spicco a Piedimonte Matese, un comune italiano in provincia di Caserta, situato nelle vicinanze della catena montuosa del Matese. La sua vita è stata segnata da un amore profondo per la montagna, condiviso con il marito Carlo Pastore. Insieme, hanno contribuito alla promozione del territorio attraverso la creazione di sentieri, stazioni alpestri e persino una pista di sci di fondo.

Uno degli aspetti più significativi della vita di Giulia è stato il suo impegno nella formazione e preparazione atletica dei giovani. Ogni anno, dedicava tempo ed energie per formare una squadra di ragazzi delle scuole medie di San Gregorio Matese e di Castello, portandoli a gareggiare nelle competizioni dei Giochi della Gioventù. L'avventura iniziava con la selezione dei giovani talenti, con Giulia che cercava ragazzi motivati e desiderosi di mettersi alla prova in competizioni sportive.

La sua visione andava oltre la semplice competizione; voleva instillare nei ragazzi valori come il fair play, la dedizione e la determinazione. Una volta selezionata la squadra, iniziava un periodo intenso di preparazione atletica. Giulia non solo si concentrava sugli aspetti tecnici dello sport, ma voleva anche trasmettere agli adolescenti l'importanza dell'impegno, della disciplina e del lavoro di squadra.

Le competizioni iniziali a livello regionale rappresentavano un trampolino di lancio per i giovani atleti, seguiti con orgoglio da Giulia. Quando la squadra otteneva il pass per le competizioni nazionali, l'entusiasmo e la determinazione crescevano. Giulia non si limitava a essere un allenatore; era un mentore e una figura guida per questi giovani. La sua presenza durante gli allenamenti, le gare e al di fuori del campo sportivo faceva sì che i ragazzi si sentissero sostenuti e ispirati.

Il suo impegno civile si estendeva anche a questioni ambientali. Giulia si oppose all'installazione di impianti eolici e sostenne attivamente iniziative per la raccolta differenziata dei rifiuti. Contribuì anche alla toponomastica di Piedimonte, cercando di preservare la storia del territorio attraverso la scelta dei nomi delle strade.

Nel campo politico, Giulia fu attiva con i Verdi, promuovendo l'idea che ecologia ed economia potessero coesistere, specialmente attraverso la filiera corta alimentare. Combatté per ottenere il Parco Nazionale del Matese, dimostrando un forte impegno nella difesa dell'ambiente locale.

La vita culturale di Giulia fu arricchita dalla promozione di eventi nel Palazzo Ducale di Piedimonte, dimostrando la sua volontà di preservare la storia e la cultura locale attraverso giornate di studi e concerti.

Giulia manifestò anche un amore particolare per gli animali, creando un rifugio per promuovere la sterilizzazione dei cani randagi.

La storia di Giulia D'Angerio è un testamento della sua poliedricità, dedizione e passione per la preservazione della cultura, della natura e dell'ambiente locale. La sua eredità continua a vivere attraverso il ricordo di coloro che sono stati fortunati ad essere influenzati dal suo impegno e dalla sua ispirazione.


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                Danza delle Mani Maestose:  
La Creazione Artigianale del Caciocavallo

Le Mani Magiche del Casaro: Plasmare la Cagliata e Creare il Caciocavallo del Matese con Maestria nel Caseificio Petrillo"


Siamo nel cuore di una giornata nel caseificio Petrillo, dove il formaggio caciocavallo prende forma sotto le mani sapienti del casaro. Il sole della campagna del Matese splende alto nel cielo, e nell'aria c'è l'odore avvolgente di latte appena munto.


Il casaro, si avvicina alla caldaia dove riposa la cagliata. La cagliata, una massa bianca simile a una tela in attesa del pennello dell'artista, è il punto di partenza di un'opera d'arte casearia.

Con grazia e dedizione, il casaro immerge le mani nella cagliata, iniziando il balletto dell'arte casearia. Ogni movimento, ogni tocco, è una risposta alla consistenza della cagliata, una conversazione silenziosa tra il casaro e il formaggio che sta prendendo forma.

La pasta, inizialmente informe, comincia a cambiare sotto la magia delle mani del casaro. Con movimenti misurati, il casaro ruota la cagliata, plasmandola con l'attenzione di un scultore che definisce i tratti di un'opera d'arte. La rotazione è un passo essenziale, un rituale che dà alla pasta la densità e la coerenza desiderate.

Il casaro, con le dita agili, continua a manipolare la cagliata con una sinfonia di movimenti. Ogni piega, ogni rotazione, è una dichiarazione d'amore per il mestiere e per il territorio. La pasta comincia a sviluppare una consistenza più compatta, i nodi si formano e si sciolgono sotto la guida esperta del casaro.

Quando la consistenza desiderata è raggiunta, il casaro cambia il suo focus alla forma finale. Le sue mani, ora mosse da una danza lenta e ponderata, iniziano a dare al formaggio la sua identità distintiva. Una forma allungata, simile a una melanzana rovesciata, prende vita: il caciocavallo è nato.

Il casaro, con un sorriso di soddisfazione, ammira il frutto del suo lavoro. Il caciocavallo, ora modellato e plasmato con amore e abilità artigianale, rappresenta non solo un formaggio di eccellenza ma anche un pezzo tangibile della storia del Matese. Un'opera d'arte casearia che ha richiesto la manualità, la dedizione e la maestria del casaro, incastonata nella tradizione di generazioni.

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La Pugilistica Matesina: Una Storia di Orgoglio, Talento e Formazione a Piedimonte Matese"

Il 14 aprile 1971 segna l'inizio di una straordinaria avventura nel panorama pugilistico di Piedimonte Matese. Enrico Silvestri, visionario e appassionato, fu il presidente fondatore della Pugilistica Matesina. Accanto a lui, un determinato Consiglio direttivo formato da Giuseppe Paesano, Ettore Pirolo, Francesco Jannelli, Gino Lazzari e Pietro Schafli, insieme al maestro Franco Pulcini di Capua, condivisero la visione di portare la nobile arte della boxe nella comunità matesina.



La Pugilistica Matesina, con sede a Piedimonte Matese, rappresenta una pietra miliare nello scenario pugilistico italiano. Fondata su una ricca tradizione e un profondo legame con la comunità di Piedimonte Matese, la palestra è stata il cuore pulsante dell'arte della boxe nella regione.


Il rapporto tra la Pugilistica Matesina e Piedimonte Matese è intrecciato con la storia stessa della comunità. La palestra ha servito come punto di incontro per generazioni di giovani, offrendo non solo l'opportunità di praticare la boxe ma anche di formarsi come individui. Il Maestro Giuseppe Corbo, figura centrale nella storia della Pugilistica Matesina, ha trasmesso valori fondamentali di disciplina, rispetto e determinazione a numerosi ragazzi cresciuti nella palestra.

La Pugilistica Matesina ha funto da vivaio per talenti pugilistici di spicco, producendo campioni che hanno onorato il nome del Matese su ring nazionali e internazionali. Allo stesso tempo, la palestra è stata uno spazio inclusivo, accogliendo atleti di ogni livello e coinvolgendo la comunità nel tifo per i propri rappresentanti.

Oltre alle vittorie sportive, la Pugilistica Matesina ha contribuito alla formazione di caratteri solidi, trasmettendo agli atleti non solo le abilità tecniche della boxe ma anche un senso di appartenenza e di responsabilità verso la propria comunità.

Il legame tra la palestra e Piedimonte Matese è profondo e radicato nella cultura locale.

La Pugilistica Matesina, con i suoi numerosi atleti di successo, ha contribuito a far conoscere il Matese e l'alto casertano in tutto il mondo, portando orgoglio alla comunità locale, è diventata un punto di riferimento nel panorama pugilistico italiano, con una storia di impegno, passione e trionfi un simbolo di orgoglio per la comunità, un luogo dove i giovani hanno imparato le lezioni di vita insieme alle tecniche di pugilato.

In questo modo, la storia della Pugilistica Matesina è anche la storia di Piedimonte Matese, intrecciando le vite di chi ha frequentato la palestra con la storia della città stessa.


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"Passione in Bottiglia: Il Pallagrello Rosso Vino, Garibéliu"

 Nel cuore della campagna, tra viti e tramonti dipinti di rosso, c'è un luogo dove la passione diventa vino. Daniele D'Errico, custode di questo angolo di paradiso vinicolo, trasforma il suo amore per la terra e le uve in un nettare prezioso, il Pallagrello Rosso.

  Ogni giorno, Daniele si avventura tra le viti, con lo sguardo pieno di speranza e le mani piene di dedizione. Ogni vite è curata con attenzione, ogni grappolo è trattato con rispetto, perché Daniele sa che la qualità del vino nasce dalla cura e dall'amore per la terra.


Le giornate scorrono tranquille in Cantina, tra il dolce profumo dell'uva appena raccolta e il suono rassicurante dei tini che fermentano lentamente. Qui, Daniele lavora con passione e maestria, seguendo i cicli della natura e lasciandosi guidare dall'istinto e dall'intuizione.
  Ma il viaggio non finisce qui. Il Pallagrello Rosso di D'Errico - Vino, Garibéliu, è molto più di una semplice bevanda: è un'esperienza sensoriale, un tuffo nel cuore della campagna, un assaggio di passione e autenticità. Ogni sorso racconta una storia di amore e dedizione, di terra e di tradizione.
   Ecco le mie bottiglie di Pallagrello Rosso, testimonianza del profondo amore e dell'infinita passione che Daniele D'Errico riversa nella produzione del suo vino. Ogni goccia di questo nettare prezioso è il risultato di un impegno totale, di una dedizione assoluta alla viticoltura e alla creazione di un prodotto straordinario.
 Il prezzo di 5 euro a bottiglia è solo una piccola formalità, perché il vero valore di questo vino non può essere misurato in denaro. Il Pallagrello Rosso di D'Errico è un tesoro prezioso, un'opera d'arte da gustare lentamente, con il cuore e con l'anima.
 E se vi state chiedendo perché scegliere il Pallagrello Rosso di D'Errico - Vino, Garibéliu, la risposta è semplice: perché l'amore non ha prezzo. Ogni bottiglia è un'ode alla passione e all'impegno di Daniele, un omaggio alla bellezza e alla semplicità della vita in campagna.
 Per qualsiasi informazione o per prenotare un assaggio, non esitate a contattare Daniele qui sotto al post o privatamente. Un assaggio non sarà mai negato a nessuno. 
Salute! 



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Eroismo quotidiano alla 313 scalata sul Monte Miletto: 
Lezione di Coraggio e Solidarietà con Carlo Pastore, Gianni D'Amato e il Ricordo di Giulia D'Angerio"



Carlo Pastore e Gianni D'Amato: L'Eroismo Quotidiano delle Scalate sul Monte Miletto"

Oggi è stata una giornata speciale per Carlo Pastore, che ha raggiunto il suo 313º traguardo di salita sul Monte Miletto. Ancora più significativo è stato il fatto che Carlo è stato accompagnato dal suo compagno di scalata, Gianni D'Amato, il quale con le sue 140 scalate si sta facendo strada con determinazione.

Gianni D'Amato non è solo un compagno di avventura per Carlo, ma è anche stato uno dei soccorritori fondamentali durante un tragico incidente in montagna nel 1980. La sua presenza oggi accanto a Carlo durante la salita sottolinea il legame profondo tra i due e l'importanza di avere amici fidati durante le avventure in montagna.

Ma ciò che rende questa salita così significativa non è solo il numero, ma anche i significati simbolici che si celano dietro i numeri che accompagnano Carlo in questa impresa. Il 3, il 1 e il 13, con la loro somma pari al 7 secondo la sequenza di Fibonacci, portano con sé messaggi di forza interiore, inizio e nuovo inizio.


Il numero 3 rappresenta la forza interiore e la fiducia in se stessi, spingendo Carlo a confidare nelle proprie capacità e a esprimere liberamente il suo io interiore. Il numero 1, considerato il numero di Dio, simboleggia l'inizio, la potenza creatrice, l'energia e l'azione. Mentre il numero 13, spesso associato a superstizioni negative, per Carlo è un invito a abbracciare il cambiamento e a vedere ogni fine come l'inizio di un nuovo percorso spirituale e di crescita personale.

Il confronto tra la generazione dei supereroi e la generazione Z, rappresentata da Carlo e Gianni, mette in luce diverse sfaccettature dell'eroismo e dell'avventura. Mentre i supereroi delle generazioni passate spesso incarnano ideali di perfezione, potere sovrumano e giustizia trionfante, Carlo e Gianni rappresentano un tipo diverso di eroismo: quello quotidiano, umano, fatto di coraggio, determinazione e solidarietà.


Carlo e Gianni non hanno superpoteri, ma sono mossi da uno spirito indomito, una passione per la montagna e un'amicizia che li ha portati a sfidare i propri limiti e ad affrontare insieme le avversità. Mentre i supereroi affrontano minacce esterne, Carlo e Gianni affrontano le sfide della natura e le proprie paure interiori, dimostrando che l'eroismo può essere trovato anche nella vita di tutti i giorni.


La generazione Z, rappresentata dalle nuove generazioni, può trovare ispirazione nel coraggio e nella determinazione di Carlo e Gianni, imparando che l'avventura e il piacere non sono riservati solo a coloro che hanno superpoteri, ma sono accessibili a chiunque abbia la volontà di esplorare e sperimentare. In un'epoca di incertezza e pericoli, come quella in cui viviamo oggi, il coraggio e la resilienza di Carlo e Gianni sono un faro di speranza e un esempio di come affrontare le sfide con determinazione e fiducia.

La lezione di oggi è quella di trovare l'eroismo nelle azioni quotidiane, nel coraggio di affrontare le sfide con determinazione e solidarietà. Carlo e Gianni ci insegnano che l'avventura e il piacere non sono riservati solo a coloro che hanno superpoteri, ma sono accessibili a chiunque abbia la volontà di esplorare e sperimentare. La presenza costante del ricordo di Giulia D'Angerio ci ricorda l'importanza del sostegno e dell'amicizia nel superare le difficoltà della vita.


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Comm

La Bellezza della Vita Rurale: 

Celebrando la Viticultura e la Connessione con la Natura

���� 𝗔𝗺𝗶𝗰𝗶 𝗲 𝗽𝗮𝘀𝘀𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗻𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗰𝗮𝗻𝘁𝗶𝗻𝗮! ����   In un mondo sempre più caotico, troviamo rifugio nella tranquillità della vita rurale e nel lavoro appassionato della viticultura sulla profonda relazione tra la vita rurale, la viticultura e la connessione con la natura, in netto contrasto con il caos e la competitività della vita urbana. Si esalta la viticultura come un modo di vivere che segue i ritmi naturali, celebrando la bellezza e la ricchezza della terra.
  La viticultura e la passione per la lavorazione dei frutti della terra rappresentano un modo di vivere profondamente radicato nei borghi e nelle comunità rurali. Questo stile di vita si contrappone alla frenesia e alla competizione della vita di città, offrendo invece un ritmo più lento e una connessione più profonda con la natura e il ciclo della vita. 

   Nel video, di Daniele D'Errico, possiamo vedere chiaramente come la sua vita sia intessuta con il ciclo naturale delle stagioni, dalle fasi di crescita delle viti fino alla raccolta delle uve e alla produzione del vino. Questo approccio rispettoso e attento alla terra e alla natura è una testimonianza della bellezza e della ricchezza che possono derivare dal seguire i ritmi naturali anziché cercare di dominarli o accelerarli.

   La vita nei borghi e nelle comunità rurali offre un rifugio dall'incalzante pressione dell'economia moderna, che spesso pone un'enfasi eccessiva sulla massimizzazione del profitto e sulla ricerca del massimo rendimento con il minimo sforzo. Al contrario, la viticultura e la lavorazione dei frutti della terra richiedono impegno, dedizione e pazienza, offrendo in cambio un senso di realizzazione e di connessione con la terra e la comunità.

  
     Seguire i cicli della natura e della terra può essere un modo di vivere più equilibrato e gratificante, permettendo alle persone di riconnettersi con le proprie radici e di apprezzare la bellezza e la semplicità della vita. Come dimostra Daniele D'Errico, c'è una bellezza intrinseca nel prendersi cura della terra e dei suoi frutti, e nel permettere che la natura guidi il proprio cammino anziché cercare di controllarla.

  In Questo video ogni goccia di vino risuona con una dedizione palpabile e un amore inestimabile per l'arte della viticultura.

  Possiamo percepire la sua intensa connessione con la terra e le viti, che inizia con la piantagione e la cura amorevole delle viti stesse. Ogni sguardo, ogni gesto, trasmette un senso di rispetto reverenziale per il ciclo della natura e il lavoro arduo che comporta.

   La frase "ma è vino di casa? No, di uva" incarna il concetto che il vero cuore del vino risiede nell'essenza delle uve stesse, nel loro carattere unico e nell'attenzione meticolosa che viene loro dedicata in ogni fase del processo di produzione.

  Quando si parla della raccolta e della lavorazione delle uve, si può percepire la passione bruciante e l' impegno totale nel garantire che ogni grappolo sia trattato con il massimo rispetto e attenzione. Ogni azione è intrisa di amore e dedizione, e ogni decisione è guidata dall'obiettivo di creare un vino che rifletta l'anima della terra da cui proviene.

   Dopo quattro anni di paziente invecchiamento, il risultato finale è un vino che va oltre il semplice prodotto agricolo; è un'opera d'arte, una testimonianza tangibile della passione, della determinazione e dell'amore che Daniele D'Errico e di tutti i viticultori  riversano nella viticoltura. 

   Questo video ci trasporta in un viaggio emozionale attraverso l'esperienza, celebrando la bellezza e la gratificazione di perseguire una passione con tutto il cuore e l'anima.


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"Panificio Leonetti: tra tradizione, legna e pane fresco"

Il Panificio Leonetti, fondato nel 1827 a Piedimonte Matese, è un'incarnazione vivente della panificazione artigianale. La sua peculiarità risiede nell'utilizzo esclusivo del forno a legna, un custode di tradizioni secolari. Ogni pane, dalla pagnotta al filone, emana un carattere unico, arricchito dal profumo affumicato della legna.


Nel cuore di Piedimonte Matese, sorge un luogo che incarna la ricca tradizione della panificazione artigianale: il Panificio Leonetti. Fondata nel 1827, questa panetteria ha tracciato una storia di eccellenza, dove l'uso del forno a legna al 100% è diventato un segno distintivo di autenticità.

Legna: il cuore della tradizione
Il Panificio Leonetti ha mantenuto viva la fiamma della tradizione con il suo fedele utilizzo di forni a legna. Questi forni non sono solo strumenti di cottura, ma veri custodi della storia familiare, trasmettendo da generazione a generazione l'arte e la maestria necessarie per creare pane di alta qualità.

L'uso della legna conferisce al pane una nota affumicata e un carattere unico. Ogni pane, che sia una pagnotta o un filone, è intriso del calore che solo un autentico forno a legna può offrire.

Pane Fresco: un'esperienza autentica
Il profumo avvolgente del pane appena sfornato accoglie i clienti al Panificio Leonetti. Qui, la freschezza non è solo una promessa, ma un impegno quotidiano. La tradizione di preparare il pane fresco ogni giorno, seguendo ricette tramandate da generazioni, si riflette nella consistenza soffice e nella crosta dorata di ogni creazione.

Sia che si scelga una pagnotta per la sua praticità o un filone per condividere in famiglia, ogni pezzo di pane è un'opera d'arte, frutto di anni di esperienza e passione.

Fette di Pane: una colazione di tradizione
Ma il Panificio Leonetti non si ferma alla tradizione del pane intero. Le fette di pane diventano la tela su cui dipingere la colazione perfetta. La versatilità del pane tagliato a fette è celebrata nelle prime ore del giorno, quando le tavole sono imbandite con colazioni ricche di sapore.

I clienti possono gustare la genuinità del pane Leonetti in ogni morso, arricchendo la loro prima colazione con il profumo dell'olio extra vergine e la freschezza dei pomodori. I panini con frittate di uova paesane o con semplici condimenti come insalata e pomodoro diventano esperienze culinarie quotidiane.

Conclusioni: un viaggio nel tempo e nel gusto
Il Panificio Leonetti è più di una semplice panetteria; è un viaggio nel tempo, un'esperienza sensoriale che connette il presente con le radici della tradizione. Ogni pane sfornato, sia esso una pagnotta, un filone o una fetta, è un tributo alla passione per la panificazione che ha reso questo luogo un'icona della cucina locale.

Quindi, se cercate più di un semplice pezzo di pane, ma un'esperienza culinaria che parla di storia e autenticità, il Panificio Leonetti è il vostro destino.

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Castello del Matese: Un Viaggio Gastronomico tra Tradizione e Innovazione al Caseificio Petrillo"


Nel cuore delle pittoresche colline del Matese, il borgo di Castello del Matese nasconde tesori gastronomici unici. Tra le strade acciottolate e le antiche botteghe artigianali, c'è un luogo che incarna la fusione perfetta tra tradizione e innovazione: il Caseificio Petrillo.



Castello del Matese, un borgo che custodisce il ricco patrimonio gastronomico delle colline circostanti, è il palcoscenico di un'esperienza culinaria senza pari. Il cuore pulsante di questa avventura è il Caseificio Petrillo, un luogo dove la tradizione casearia si intreccia in armonia con l'innovazione. Via Sant'Agostino, con il suo pavé antico, ci ha guidato in un viaggio nel tempo, mentre il profumo avvolgente ci ha condotto al caseificio, un santuario del gusto.

Qui, il maestro casaro Andrea Petrillo, erede di una lunga tradizione familiare, lavora con maestria e passione. Ogni forma di formaggio è una testimonianza dell'arte del casaro, una fusione di saperi antichi e tecniche all'avanguardia. Il caciocavallo al tartufo, una delle sue creazioni più celebri, è una sinfonia di sapori che cattura l'essenza stessa del Matese.


L'odore del tartufo permea l'aria, un invito irresistibile a scoprire il processo di lavorazione manuale che trasforma la cagliata in un capolavoro gustativo. Il Caseificio Petrillo non è solo un luogo di produzione casearia; è un crocevia di tradizioni e innovazioni, un santuario dove il territorio e la manualità si fondono in ogni forma di formaggio.

In conclusione, il Caseificio Petrillo a Castello del Matese è un'autentica gemma culinaria, una tappa imprescindibile per coloro che desiderano assaporare il meglio delle tradizioni gastronomiche del Matese. La visita a questo luogo incantato è un viaggio nel cuore della zootecnia locale e una celebrazione dei sapori che rendono unico questo angolo d'Italia.


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Esplorando le Vette del Monte Miletto: 
Carlo Pastore e le Sue 312 Salite"


Nel cuore delle maestose montagne del Matese, emerge la figura intraprendente di Carlo Pastore. Il 1 febbraio 2024, Carlo ha raggiunto un traguardo straordinario, completando la sua 312ª salita sul Monte Miletto. 

Questa 312ª ascesa è stata un'impresa eccezionale, arricchita da una componente unica. Carlo ha deciso di seguire le impronte del lupo sulla neve, regalando all'esperienza un tocco di magia. Nonostante le condizioni invernali insolitamente fredde, con poca neve ma molto ghiaccio, Carlo ha intrapreso il cammino verso la cima, seguendo le delicate tracce del lupo sulla neve ghiacciata.

Questo gesto simbolico ha sottolineato la connessione profonda di Carlo con la natura e gli abitanti selvatici delle montagne matesine. La montagna, spesso considerata un luogo solitario, diventa attraverso individui come Carlo, un luogo di connessione, ispirazione e avventura. Ogni passo che compie sulle montagne diventa un'opportunità per svelare segreti nascosti, cogliere dettagli unici e vivere in simbiosi con l'ambiente circostante. Le impronte del lupo, solitamente trascurate, diventano per lui un simbolo di saggezza e di intima comprensione del mondo naturale.

La perseveranza di Carlo nel salire ripetutamente la stessa vetta è un inno alla passione, alla curiosità e all'amore per la natura. Ogni salita è un nuovo capitolo scritto sulla sua storia personale con il Matese, un dialogo costante tra l'uomo e la montagna che continua a svelare segreti e regalare emozioni senza fine.

La storia di Carlo ci ricorda che, anche nelle esperienze più familiari, come salire una montagna per la 312ª volta, possiamo ancora trovare sorprese, emozioni e una connessione indelebile con la natura. Carlo Pastore è un esempio vivente della capacità di vedere oltre, di emozionarsi sempre come se fosse la prima volta, di lasciarsi ispirare dalla bellezza del mondo che ci circonda. La sua storia continua a illuminare il sentiero per tutti coloro che cercano la grandezza nell'esplorare le vette e nell'abbracciare la meraviglia della natura selvaggia.

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San Gregorio Matese, terra di tradizione: la Roccia del Matese

La "Roccia del Matese" è una delizia culinaria originaria di San Gregorio Matese, un comune situato in Campania, Italia. Si tratta di un gelato artigianale con una presentazione unica e un sapore distintivo.


San Gregorio Matese è una piccola gemma incastonata tra le maestose Montagne del Matese, con una tradizione culinaria che ha incantato i palati per decenni. Al cuore di questa tradizione si trovano la "Roccia del Matese" e il "Bar Matese," una coppia leggendaria che continua a incantare la comunità e i visitatori.

La "Roccia del Matese": Questa prelibatezza gelata è stata creata nel 1952 da Adriano Boiano, un maestro gelataio che ha trovato ispirazione nelle montagne circostanti. Il segreto dei gusti unici rimane ben custodito, ma la "Roccia" rappresenta molto più di un gelato. È un simbolo dell'identità culinaria di San Gregorio Matese, un tesoro da gustare con lentezza e rispetto per la tradizione.

Il "Bar Matese": Aperto nello stesso anno, il "Bar Matese" è stato il rifugio della "Roccia del Matese." Questo iconico bar è stato il centro della vita sociale di San Gregorio Matese. È stato il luogo in cui le persone si sono riunite per condividere storie, chiacchierare e gustare le specialità locali. Con i bicchieri di ceramica appositamente fatti da Adriano Boiano, il "Bar Matese" ha reso l'esperienza ancora più speciale.

L'Eredità Continua: La tradizione culinaria di Adriano Boiano è stata con passione tramandata a suo figlio, Ginetto Boiano. Ginetto ha ereditato i segreti e l'amore per la "Roccia del Matese" e ha continuato a servirla con orgoglio presso il "Bar Matese." Questa eredità culinaria rappresenta una connessione tra le generazioni, un tributo alla cultura locale e un segno di continuità.

San Gregorio Matese, a 750 metri di altezza, offre uno sfondo perfetto per questa esperienza culinaria. Il gelato gustato in compagnia nella piazza Beniamino Caso diventa un'occasione di gioia e celebrazione.

Il "Bar Matese" e la "Roccia del Matese" sono un omaggio alla passione per la cucina, alla cultura locale e all'amore per il territorio. Continuano a incantare la comunità e a rappresentare la bellezza delle tradizioni culinarie italiane. La "Roccia" è molto più di un gelato; è un simbolo dell'arte del vivere con lentezza e del godere di ogni momento in buona compagnia.


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"SanRock 2024: Dove il Rock Incontra le Montagne del Matese!" 🎸🏔️


🎸🏞️ SanRock 2024: il ritorno del rock nella tranquillità delle montagne del Matese! 🏞️🎸

È con grande entusiasmo che annunciamo il ritorno della manifestazione SanRock 2024, che si terrà sabato 10 agosto nella suggestiva cornice della villa comunale di San Gregorio Matese. Questa sarà la seconda edizione di un evento dedicato a tutti gli appassionati del genere rock, un'occasione unica per vivere la musica in uno scenario naturale mozzafiato.


SanRock 2024 accoglierà con gioia tutti coloro che amano il rock in tutte le sue sfumature, perché sappiamo che la passione per questo genere musicale non conosce confini né limiti geografici. Proprio come un fiore che può sbocciare anche nel deserto, così una manifestazione rock può nascere, crescere e diventare famosa anche tra le tranquille montagne del Matese.

Unisciti a noi per una giornata all'insegna della buona musica, della condivisione di emozioni e della comunione tra amanti del rock. Sarà un'occasione per godere di esibizioni dal vivo di band locali e nazionali, per ballare al ritmo delle chitarre e per vivere momenti di autentico divertimento in un ambiente accogliente e familiare.

Non importa da dove vieni o quali siano le tue origini, perché la musica del rock è universale e ci unisce tutti sotto lo stesso cielo stellato. Ti aspettiamo a SanRock 2024 per celebrare insieme la passione per il rock e creare ricordi indimenticabili in mezzo alla bellezza delle montagne del Matese.

Non mancare! SanRock 2024 ti sta aspettando per regalarti un'esperienza musicale unica nel suo genere. Prepara la tua voglia di divertimento e il tuo spirito rock, perché sarà una giornata da ricordare!

📅 Data: Sabato 10 agosto 2024 📍 Luogo: Villa Comunale, San Gregorio Matese











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