Rinascita dell'Affresco di San Nicola: La Comunità di Castello del Matese Celebra il Restauro del Suo Patrimonio Storico e Spirituale

Nella Chiesa di Santa Croce a Castello del Matese, si è tenuta la cerimonia di consegna del restaurato


L'affresco di San Nicola alla comunità locale. L'evento ha visto la partecipazione di Monsignor Giacomo Cirulli, Vescovo della Diocesi di Alife-Caiazzo, Monsignor Don Antonio Rinaldi, Parroco di Castello del Matese, e le autorità amministrative del comune. Durante la cerimonia, è stata sottolineata l'importanza della collaborazione collettiva per la preservazione del patrimonio storico e artistico della diocesi. Il restauro, finanziato interamente grazie a una generosa donazione proveniente dagli Stati Uniti, è stato illustrato dalla Dott.ssa Sara Gambella, che ha spiegato le tecniche utilizzate per riportare l'affresco al suo splendore originale. L'evento ha ribadito il valore del contributo di ogni cittadino nella salvaguardia delle opere sacre che rappresentano l'identità della comunità. 




La consegna dell'affresco di San Nicola alla comunità di Castello del Matese è il risultato di un lungo percorso di impegno collettivo, iniziato anni fa. Durante la cerimonia di riconsegna della Chiesa di Santa Croce, restaurata dopo il terremoto del 2013, il Vescovo Di Cerbo aveva espresso il desiderio di vedere l'affresco di San Nicola restaurato e salvaguardato.





Nonostante numerosi tentativi iniziali di formare un comitato per il restauro, le difficoltà, soprattutto finanziarie, erano significative. La svolta è avvenuta grazie all'iniziativa di Ermete Liberatore, che coinvolse i compaesani residenti a New York, portando a una generosa donazione dalla famiglia Fidanza. Questo contributo ha reso possibile l'avvio del restauro.


Liberatore ha coordinato tutto il processo, dalla selezione della ditta specializzata al superamento delle procedure burocratiche necessarie. I lavori, iniziati alla fine del 2023, si sono conclusi con successo, restituendo l'affresco alla sua bellezza originaria. La cerimonia odierna segna la riconsegna ufficiale dell'opera alla comunità, celebrando il contributo decisivo della solidarietà internazionale e della dedizione dei cittadini.

Le restauratrici,  Dott.ssa Sara Gambella e Dott.ssa Viviana Tacchi,  hanno eseguito un lavoro meticoloso per riportare l'affresco di San Nicola al suo antico splendore, utilizzando tecniche avanzate di restauro e conservazione.


Fasi e Tecniche Utilizzate:

  1. Analisi Preliminare:

    • Prima di iniziare il restauro, è stata condotta un'analisi approfondita dello stato dell'affresco. Questo includeva la mappatura delle aree danneggiate e l'identificazione delle problematiche strutturali, come crepe e distacchi della pittura.
  2.                                                                   Pulitura:

    • È stata eseguita una pulitura delicata dell'affresco per rimuovere strati di sporco, polvere, e vecchie vernici ossidate. Sono state utilizzate sostanze chimiche delicate e tamponi di cotone per non danneggiare i pigmenti originali.
  3. Consolidamento:

    • Per stabilizzare le parti dell'affresco che rischiavano di distaccarsi, è stato utilizzato un consolidante. Questo prodotto è stato applicato nelle zone critiche per rinforzare l'adesione della pittura al supporto murario.
  4. Integrazione Pittorica:

    • Dopo aver stabilizzato la superficie, le restauratrici hanno proceduto con l'integrazione pittorica delle lacune. Sono state utilizzate tecniche come il rigatino e la selezione cromatica, che prevedono l'uso di pigmenti reversibili e distinguibili da vicino, per non alterare l'integrità storica dell'opera.
  5. Protezione Finale:

    • A restauro completato, è stato applicato un protettivo finale per preservare l'affresco da future aggressioni ambientali. Questo strato protettivo è stato scelto in base alla sua compatibilità con i materiali originali e la sua reversibilità, per permettere eventuali futuri interventi di restauro.

Difficoltà Incontrate:

Durante il restauro, le restauratrici hanno dovuto affrontare sfide significative, come la rimozione di interventi precedenti mal eseguiti e il trattamento di aree particolarmente fragili. L'uso di strumenti diagnostici avanzati, come la radiografia e la fluorescenza UV, ha permesso di individuare problemi nascosti sotto la superficie visibile, facilitando interventi mirati e precisi.

Grazie a queste tecniche e alla competenza delle restauratrici, l'affresco è stato restituito alla comunità in condizioni ottimali, con un aspetto che riflette fedelmente la sua bellezza e integrità originale.


Il  Finanziamento privato 

Il finanziamento privato ha giocato un ruolo cruciale nella salvaguardia del patrimonio artistico religioso della parrocchia di Castello del Matese, in particolare nel restauro dell'affresco di San Nicola. Grazie alla generosità dei compaesani trasferiti all'estero, in particolare della famiglia Fidanza residente negli Stati Uniti, è stato possibile raccogliere i fondi necessari per avviare e completare il restauro.

Questo tipo di contributo dimostra come la solidarietà internazionale e il legame affettivo con la propria terra d'origine possano diventare strumenti potenti per la conservazione del patrimonio culturale. In un contesto in cui i finanziamenti pubblici sono spesso limitati, il sostegno privato permette di preservare opere d'arte di grande valore storico e spirituale, che rappresentano l'identità e la memoria collettiva della comunità.

La donazione della famiglia Fidanza Francesco, ha reso possibile non solo il recupero dell'affresco, ma anche la promozione di una maggiore consapevolezza sull'importanza della conservazione del patrimonio artistico. Questo intervento ha avuto un impatto significativo sulla comunità, rafforzando il senso di appartenenza e l'impegno a preservare le tradizioni e i simboli religiosi locali per le future generazioni.


Conclusioni 

Il restauro dell'affresco di San Nicola nella chiesa di Santa Croce a Castello del Matese ha portato a un recupero significativo dell'opera, restituendo alla comunità un capolavoro storico e spirituale. L'intervento ha riportato alla luce i colori originali e i dettagli artistici, che erano stati compromessi nel corso degli anni a causa del degrado e di precedenti restauri inadeguati.

Grazie alle avanzate tecniche di pulitura e consolidamento, le restauratrici sono riuscite a stabilizzare la superficie pittorica, eliminando le incrostazioni e le aggiunte non originali. Sono stati utilizzati metodi non invasivi per l'analisi e il trattamento dell'affresco, che hanno permesso di preservare la sua integrità senza compromettere la qualità estetica.

 

Il risultato finale è un affresco che non solo è stato messo in sicurezza, ma ha anche riacquistato la sua bellezza originaria, diventando nuovamente un simbolo di fede e identità per la comunità di Castello del Matese.



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