San Gregorio Matese: La Perla del Matese e il Suo Affascinante Passato Turistico
Situato tra le montagne della Campania, San Gregorio Matese ha guadagnato il soprannome di "Perla del Matese" grazie al suo aspetto presepiale e ai vicoli stretti che evocano l'atmosfera di un autentico presepe vivente. Il suo passato turistico, particolarmente noto negli anni sessanta, ha contribuito a plasmare l'identità di questo suggestivo paese di montagna.
Il territorio di San Gregorio Matese ha radici antiche, con tracce di frequentazioni sin dall'epoca sannitica, come dimostrano le tombe ritrovate a Santa Croce. Tuttavia, la formazione dell'abitato risale al medioevo, quando faceva parte dell'Abbazia di San Vincenzo al Volturno e successivamente divenne un casale di Piedimonte Matese.
La sua autonomia amministrativa fu conquistata nel 1748, segnando un passo significativo nella sua storia. La popolazione, basando la sua economia principalmente sulla pastorizia e sulla raccolta di "esca" per il fuoco, ha affrontato sfide economiche.
Nel corso degli anni, San Gregorio Matese ha mantenuto la sua identità unica. Nel 1928, fu raggiunto da una strada carrozzabile, facilitando l'accesso e contribuendo alla crescita della comunità. Nel 1945, ha cambiato provincia, passando da Benevento a Caserta.
Oggi, il paese conserva importanti monumenti e luoghi d'interesse. Tra essi, i ruderi della chiesa e del monastero del IX secolo noti come "Le Mura", la Chiesa di Santa Maria delle Grazie del XVI secolo con l'antico abside rettangolare, la Chiesa della Piana del Lago con le pitture murali del professor Tirrito, gli antichi palazzi Del Giudice, Caso, e Villa Ginevra.
Il "Vico Stretto", largo soltanto 45 cm nel punto più stretto, è un'attrazione caratteristica, mentre la splendida villa comunale, un tempo giardino botanico creato da Beniamino Caso e intitolato a sua madre come "Villa Luisa", rappresenta un'oasi di pace.
Il passato di San Gregorio Matese si riflette nelle sue strade strette, nei suoi monumenti storici e nella sua affascinante atmosfera, facendolo emergere come una gemma nel cuore delle montagne campane.
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